Bene EU su LGBT+, voto Lega fa dubitare su conversione
La decisione del Parlamento europeo di dichiarare l’UE zona libera per le persone LGBT+ mi commuove profondamente. Se dovessi definire in poche parole il senso più profondo del processo di integrazione europea e della partecipazione convinta dell’Italia all’UE, non potrei che richiamare proprio la difesa dei diritti e dell’eguaglianza, e l’inclusione e il rispetto di ogni differenza.
Per questo, trovo incredibilmente grave che due partiti italiani, uno dei quali – la Lega – fa parte della maggioranza, abbiano votato contro: un voto che non solo offende la Costituzione italiana e milioni di cittadini europei ma che, nel caso della Lega, fa ancora una volta dubitare della sincerità della tardiva conversione di Salvini e dei suoi all’europeismo.
L’ho dichiarato all’atto della nascita del governo Draghi e lo ripeto oggi: se questo Governo si muove nel segno e nel solco dell’Europa, non possiamo dimenticare che l’europeismo è anche europeismo dei diritti; che l’Europa migliore non è quella dell’oscurantismo dei partiti ungheresi e polacchi alleati della nostra destra, ma quella che difende la pari dignità.
L’europeismo va preso dunque sul serio: lo ha fatto il Parlamento europeo, lo faccia anche il Parlamento italiano, approvando presto la legge Zan contro omolesbobitransfobia, misoginia e abilismo e dando alle persone LGBT+ e alle loro famiglie tutte le tutele che ancora mancano. Questo mi aspetto e ci aspettiamo da un Parlamento e da un Governo sinceramente europeisti.