Video stupro Piacenza: vergognosa pubblicazione
Pubblicare il video di uno stupro, con tanto di audio delle urla e del dolore della vittima, a scopo elettorale perché a commetterlo è stato un richiedente asilo è vergognoso.
Questa non è denuncia di un crimine orrendo, frutto di una cultura che considera le donne come oggetti: è sfruttare quel dolore per cercare consenso facile.E’ un’altra, gravissima, offesa alla vittima.
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Secondo l’Istat solo nel 2020 sono stati denunciati in Italia 4595 stupri.
E sono solo una percentuale degli stupri avvenuti davvero perché spesso le donne non denunciano: per paura, per vergogna, per scarsa fiducia nell’esito delle indagini e del processo, perché l’autore dello stupro è un parente, il partner, un conoscente.
Di questi, solo una parte minoritaria è stato commesso da cittadini stranieri. La maggior parte è stato commesso da italiani.
Contro di loro non abbiamo letto condanne ferme e irremovibili. Abbiamo spesso letto alibi, giustificazioni, colpevolizzazione delle vittime. Tranne se l’autore è un migrante o un richiedente asilo.
Lo stupro e la violenza sulle donne non sono orrori legati all’immigrazione: sostenerlo è falso e strumentale.
Lo stupro e la violenza sulle donne sono orrori legati alla cultura maschilista e patriarcale che non conosce colore né classe sociale.
Giorgia Meloni e Matteo Salvini non si battono contro la violenza sulle donne: usano le vittime per i loro scopi elettorali.
Vergogna.